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al testo di Teresa Cassani
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FELDSPATO
-Fede, fai piano che la nonna non vuole sentire baccano. Marina lo dice ad alta voce al bambino perché la madre senta quanto è premurosa con lei. Certo che non vuole sentire baccano, la nonna, soprattutto se è per quel drone giocattolo che presto andrà a schiantarsi contro qualcosa come tutti gli oggetti telecomandati di scarsa qualità che regala John. È vero che il genero è laureato in ingegneria aerospaziale ma non c’è solo la diavoleria volante al mondo e questo al Fede bisogna dirlo. Oggi la nonna vuole andare a Tremenico per insegnare a Fede un po’ di storia del luogo (e insegnarla anche a John, che sicuramente non la conosce dato che viene dalla Nigeria). Sarà una bella giornata a contatto con la natura, gli odori, il vento e il sole. Tremenico. -Dimmi Fede, ne vedi di pietruzze bianche in giro? Il bambino, che corre lungo il torrente, si volta e guarda la nonna. -Osserva bene- insiste la signora sfoggiando un piglio più deciso del solito. Marina aggiunge: -Dobbiamo trovare i sassolini bianchi di Hansel e Gretel e poi la nonna ci dirà qualcosa. Meno male che stavolta Marina aiuta. Forse perché pregusta il viaggio in Islanda, che ha già prenotato per l’estate, si mostra disponibile ad assecondare l’anziana e le sue manie. John è dietro. Segue i familiari con mansuetudine e il telefonino all’orecchio. Che cosa debba dire, e a chi, la suocera non lo sa ma non le interessa . -Ecco mamma, abbiamo trovato! - dice Marina- guarda che splendore! – e Fede apre il palmo della mano per far vedere le pietruzze candide. -Allora fermiamoci un po’ qui che devo spiegarti una cosa, Fede. Ci sono proprio tre piccoli massi a ridosso di un rialzo che possono fare da sedili. -Chi sei adesso, mamma: Maria Montessori o Antonio Stoppani? Eh, non ha rinunciato a essere pungente, forse perché risente dell’imprinting. Una storia vecchia quella che si perde nella notte quando la figlia pendeva dalle labbra della madre prima di esplorare parti del mondo che poi le ha contrapposto. Ma è già tutto elaborato e la nonna adesso evita di rispondere. -Dunque, caro Fede, queste belle pietruzze che stringi con la mano sono composte da feldspato. Qui vicino c’è una cava, scoperta nel 1907 e poi scavata grazie ad Abramo Rusconi, un signore che era andato in Toscana per lavorare presso la Richard Ginori: ricordi il mio bellissimo servizio di piatti? No?... Fa lo stesso. Sai, Federico, il feldspato contiene un elemento utile per produrre la porcellana. Il feldspato di Tremenico venne utilizzato per la prestigiosa fabbrica della Ginori. Nella cava trovarono impiego tanti minatori. All’inizio la scoperta fu accolta con molto entusiasmo, c’era lavoro per tante persone è tutta l’area ne beneficiò, poi però rivelò il suo lato negativo. L'anziana signora prende fiato per un momento: - I minatori, utilizzando i picconi e in seguito gli esplosivi, inalavano le polveri che facevano ammalare di silicosi, una malattia dei polmoni. E morivano a quarant’anni. Cala il silenzio un po’ imbarazzato. Il Fede non sa che dire e guarda la mamma. Marina assume un’aria adeguata alla circostanza, un’aria afflitta: non si scherza davanti alla morte. Il bambino porge le pietruzze alla nonna. John nel frattempo si è avvicinato. Ha ascoltato tutto e ha compreso assai bene. -Sei una brava maestra- le dice. Forse lo pensa davvero o forse vuol farla contenta. La nonna infatti è contenta e sente di dover ricambiare. -Hai portato il drone, John? È il posto ideale per vederlo volare. -Sì- risponde l’ingegnere aerospaziale. Fede sorride. Pensa all’oggetto che vola ma nella mente frullano anche le parole nuove: Richard Ginori, silicosi e feldspato. |
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